Videotape è un opera composta da una serie di video in cui dei personaggi, interpretati da attori, siedono davanti ad una videocamera ed emulano delle azioni che, nella società contemporanea, gran parte delle persone svolgono nel quotidiano.
Così lavarsi i denti, farsi la barba, mangiare un frutto o semplicemente arrabbiarsi diventano oggetti di studio in una meta-realtà in cui la finzione è il perno principale dell’esistenza: i personaggi si concretizzano soltanto nel momento in cui l’attore, sedendosi davanti alla videocamera, interpreta la personalità che gli autori hanno attribuito in uno spazio bianco ed infinito.

I video, dunque, copiano la realtà nonostante essa non appaia: gli attori indossano una maschera fatta di personalità che rendono la persona tangibile nonostante non abbia un nome ma comunque un’esistenza.
Lui\Lei vive in uno spazio senza tempo, in un mondo creato dall’artista che si concretizza attraverso lo sguardo dello spettatore che, coinvolto emotivamente, si interroga e crea attraverso la sua immaginazione, il contesto in cui il protagonista abita.
Attraverso l’uso della soggettiva, lo spettatore si trasforma in videocamera che fissa l’identità in una battaglia di sguardi composta da curiosità, imbarazzo, interesse, confusione ed empatia.

Lo sfondo neutro dietro ogni soggetto lascia libera l'immaginazione che, influenzata dalla personalità del personaggio, con l'aiuto della fantasia, ci trasporta in un eterotopia tangibile ed allo stesso tempo effimera. Ispirandoci allo spazio espositivo contemporaneo teorizzato da O'Doherty (White Cube) si è voluto emancipare il personaggio dal mondo esterno: grazie allo spazio composto da pareti bianche, la personalità diventa soggetto ed opera, conservata all’interno di un contenitore ermetico che la preserva e la isola dal mondo reale.